“Cattura la natura” nei Giardini Vaticani

Un itinerario per famiglie promosso dai Musei Vaticani nel “polmone verde” dello Stato.

Due ore nei Giardini, nel cuore verde dello Stato della Città del Vaticano. È l'iniziativa “Cattura la Natura” promossa dai Musei Vaticani rivolta a genitori e figli, che ha preso avvio, sabato 13 luglio, e si concluderà il 26 ottobre. Ogni sabato le famiglie possono approfittare del primo tour guidato dedicato appositamente a loro per trascorrere due ore nei Giardini Vaticani, all’insegna della natura e dell’apprendimento all’aperto. Il particolare percorso tra il verde è ispirato all’Enciclica Laudato sì' di Papa Francesco e vuole sensibilizzare adulti e bambini sui temi della tutela del creato e della salvaguardia della Casa comune.

Le famiglie vengono condotte da esperti operatori didattici alla scoperta del ”polmone verde” dello Stato della Città del Vaticano: le piante del Giardino Biblico, il Bosco, il Giardino Inglese, la Fontana della Zitella, la Casina Pio IV, la Madonna della Guardia e quella di Fatima, i luoghi prediletti dai Pontefici durante le loro passeggiate, gli stemmi papali, e infine tanti aneddoti e curiosità.

L'itinerario, tra natura, arte e fede, è arricchito da giochi, laboratori ed esperienze ludiche. Tra le attività proposte figurano la caccia al tesoro, la creazione di un “capolavoro” vaticano con la tecnica del frottage, la scoperta delle tartarughe, il riconoscimento delle piante menzionate nella Bibbia, il “Wood Wide Web e la Famiglia degli Alberi” e “Spazzatura o Natura?” per apprendere a distinguere i prodotti naturali da quelli sintetici.
 La visita guidata (disponibile sia in lingua italiana che inglese) è pensata per le famiglie con bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni ed è totalmente accessibile anche alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive, con prenotazione dedicata: 

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 Al termine del tour, e senza nessun costo aggiuntivo, è possibile visitare autonomamente i Musei Vaticani.

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Al Braccio di Carlo Magno il Segretario Generale ha partecipato all’inaugurazione della mostra fotografica “Changes”

Un richiamo alla tutela del creato

Ventiquattro fotografie che vogliono rappresentare il contrasto tra la bellezza del Creato e i danni che il cambiamento climatico sta causando non solo alla natura, ma anche alle popolazioni di ogni parte del mondo. Sono gli scatti della mostra “Changes” curata da Lia e Marianna Beltrami con il Dicastero per la Comunicazione, in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Centro di Alta Formazione Laudato sì’. L’esposizione - che rientra nell’ambito del progetto “Emotions to Generate Change” - è stata allestita tra le colonne del Braccio di Carlo Magno in Piazza San Pietro, dal 7 al 24 maggio.

All’inaugurazione, martedì mattina, 7 maggio, ha partecipato anche Suor Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, oltre al Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini.  

Le foto sono state scattate da artisti provenienti da ogni Continente: Amazzonia, Australia, Bangladesh, Borneo, Etiopia, Florida, Grecia, Islanda, Italia, Togo e Turchia e sono accompagnate da alcuni versetti del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi.

Le immagini mostrano le meraviglie della Casa Comune, ma anche le ferite inferte dall’uomo. Per questo, vogliono essere un richiamo a intervenire prima che sia troppo tardi e suscitare una risposta all’appello di Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Laudate Deum: “con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura. Al di là di questa possibilità, non c’è dubbio che l’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti”.

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Consegnata al Governatorato la prima navetta elettrica

Il Governatorato dello Stato della Città Vaticano nella realizzazione del programma di sviluppo della mobilità sostenibile, lanciato nel novembre dello scorso anno e denominato “Conversione Ecologica 2030”, continua a sostituire gradualmente le vetture di proprietà dello Stato con veicoli elettrici, al fine di rendere il proprio parco auto a impatto zero entro il 2030.

Rientra in questo percorso la consegna, giovedì 4 luglio, da parte di Exelentia (Italian mobility factory), di una navetta elettrica Melex a otto posti omologata per la circolazione su strada. Grazie a un equipaggiamento apposito, la navetta consente il trasporto di una carrozzina per persone a mobilità ridotta. Infatti, limitando a sei i posti disponibili nella vettura, è stato ricavato dello spazio per una persona a mobilità ridotta e per una sedia a rotelle.   

In questo modo, il Governatorato si occupa delle persone fragili e, al contempo, promuove la mobilità elettrica e ibrida per raggiungere la neutralità climatica, in modo da compensare le emissioni di CO2.

In effetti, uno degli obiettivi del Governatorato è quello di assicurare che il proprio fabbisogno energetico provenga esclusivamente da fonti di energia rinnovabili. A questo proposito, Papa Francesco, il 21 giugno scorso, con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Fratello Sole, ha affidato al Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e all'Arcivescovo Giordano Piccinotti, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, “l'incarico di realizzare un impianto agrivoltaico ubicato all'interno della zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, che assicuri, non soltanto l'alimentazione elettrica della stazione radio ivi esistente, ma anche il completo sostentamento energetico dello Stato della Città del Vaticano”.

Si tratta sicuramente di un passo decisivo per raggiungere gli obiettivi della Conversione ecologica 2030. A ciò si affianca l’implementazione della rete di ricarica per vetture elettriche nel territorio dello Stato e nelle zone extraterritoriali.

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La Seton Hall University conferisce la laurea honoris causa in scienze umane a Suor Raffaella Petrini

Lavorare per il bene di tutti

Suor Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha ricevuto la laurea honoris causa in scienze umane della Seton Hall University. La consegna ufficiale si è svolta durante la 168ªcerimonia del conferimento della laurea, martedì 21 maggio, nel Prudential Center in Newark, New Jersey (Stati Uniti d'America).

A presentare Suor Petrini al Corpo accademico e agli studenti è stato il Cardinale Joseph William Tobin, Arcivescovo di Newark, e presidente del Consiglio di amministrazione e presidente del Consiglio dei Reggenti dell'Università.
Il porporato ha invitato a unire i cuori e le menti in preghiera: “Padre celeste, ci riuniamo oggi per onorare i laureati di una grande Università cattolica intitolata alla tua fedele serva Elizabeth Ann Seton. Attraverso la sua intercessione ti chiediamo di benedire questi laureati e tutti coloro che li hanno sostenuti durante i loro anni di studio”.
Poi, il Cardinale ha chiesto di pregare per la pace, dicendo: “Dio d'amore e misericordia, preghiamo per la fine di ogni violenza, sia nei nostri quartieri che in terre lontane. Aiutaci a vedere che la guerra non è mai la risposta. Che la violenza non potrà mai risolvere i problemi nella nostra società e tra le nazioni. Preghiamo soprattutto per i popoli di Ucraina, Israele, Palestina e Haiti – e per le altre nazioni devastate dalla guerra, affinché possano conoscere una pace duratura”. Infine, il Cardinale ha invocato il Signore, affinché “aiuti a lavorare instancabilmente per affrontare le cause profonde della violenza: povertà, dipendenze, malattie mentali e ingiustizia”.

Da parte sua, Suor Petrini nel discorso per il conferimento della laurea, facendo notare che la presenza di Santa Elisabetta Ann Bayley Seton “è ancora evidente” in “questo bellissimo campus”, ha invitato i neolaureati a diventare “leader non solo attenti agli strumenti, alle tecniche e ai risultati, ma leader capaci di ascoltare, accompagnare e guida; leader che si prendono cura delle persone e delle cose loro affidate, che sono costantemente spinti dal desiderio di lavorare per il bene di tutti”.
Poi, rivolgendosi agli studenti li ha invitati ad andare avanti e ad “applicare le conoscenze e le abilità” apprese. “Continuate – ha detto ai giovani - a sviluppare i vostri doni e talenti, crescete come persone, ma restituite anche il vostro aiuto guidando gli altri nel loro percorso di crescita”.
Il Segretario Generale ha sottolineato che “il Pensiero sociale cattolico fa capire che i cambiamenti strutturali possono essere raggiunti solo attraverso il cambiamento personale”. Concludendo ha detto ai laureati di nutrire speranza che “le conoscenze e le competenze acquisite alla Seton Hall University” faciliteranno “la vostra crescita nella consapevolezza della mutua responsabilità della famiglia umana”.

La cerimonia si è svolta in un clima di festa, con un corteo iniziale guidato da una banda di cornamuse, per onorare le origini scozzesi della famiglia di Santa Elisabetta Ann Bayley Seton.

Al termine, il presidente eletto monsignor Joseph R. Reilly, ha recitato la preghiera di ringraziamento a nome di tutti.

Seton Hall è una delle principali Università cattoliche degli Stati Uniti d'America. Fondata nel 1856 da James Roosevelt Bayley, e dedicata a Santa Elizabeth Ann Bayley Seton, la prima Santa nata negli Stati Uniti d'America, conta più di 90 specializzazioni. L'eccellenza accademica di Seton Hall è stata riconosciuta da prestigiose riviste come The Princeton Review, U.S. News & World Report e Bloomberg Businessweek.
Il campus principale di quasi 240.000 metri quadrati si trova nella pittoresca cittadina di South Orange, nel New Jersey, a sole 14 miglia da Manhattan.

La School of Law dell'Università, classificata a livello nazionale, si trova a Newark, N.J. Il nuovo campus Interprofessional Health Sciences (IHS), situato nelle città di Clifton e Nutley, N.J., è stato inaugurato nel luglio 2018. Il campus IHS ospita il Seton Hall's College of Nursing e la School of Health and Medical Sciences, nonché la Hackensack Meridian School of Medicine.

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La “Nassa del Pescatore” nel ricordo di San Pietro

La realizzazione a cura del Servizio Giardini e Ambiente del Governatorato

In onore del primo Papa, il Servizio Giardini e Ambiente della Direzione delle Infrastrutture e Servizi del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha rinnovato una tradizione che risale alla fine del XVIII secolo e che non veniva più ripresa dal 2017.  

Fin dalla sera precedente la solennità dei Santi Pietro e Paolo alle due colonne bianche di marmo africano del cancello centrale della Basilica Vaticana è stata appesa la cosiddetta “Nassa del Pescatore” in ricordo del mestiere del Principe degli Apostoli.

Si tratta di una struttura in lega di metallo a forma di nassa, cioè di un antico strumento da pesca composto da un imbuto ed una rete dove il pesce rimane intrappolato, attirato al suo interno, da un’esca. Vuole ricordare la nassa che i pescatori del lago di Tiberiade lasciavano di solito durante la sera al largo e recuperavano all’alba per prendere il pescato e sostituire l’esca.

Questa nassa, che all’estremità viene appesa tramite due funi, è interamente ricoperta da rametti di foglie di piante aromatiche. Al corpo centrale vengono legati 500 mazzetti di mirto tarantino (myrtus tarentina), mentre lungo le corde vengono legati 400 mazzetti di alloro (laurus nobilis). Ce lo spiega Rafael Tornini, responsabile del Servizio Giardini e Ambiente, il quale sottolinea come per la realizzazione vi sia un lavoro molto impegnativo che coinvolge una decina di persone. In effetti, il primo passo, già una settimana prima del 29 giugno, è il taglio del mirto tarantino che si trova abbondante al limite del bosco dei Giardini Vaticani. Dopo il taglio, il fogliame viene portato alla sede principale del servizio nel cuore dei Giardini e sottoposto a un’operazione di selezione e lavaggio. Con delle forbici vengono tagliate le foglie troppo giovani, perché marcirebbero in poco tempo. Si preparano così dei mazzetti che vengono immersi in una vasca di acqua e trasferiti in una cella frigorifera. Viene quindi acquistato dell’alloro, perché nei Giardini Vaticani non ci sono piante sufficienti a fornire la quantità necessaria. Anche l’alloro viene sottoposto allo stesso trattamento.

Due giorni prima della solennità, la nassa viene collocata sotto una grande tettoia e fissata lateralmente a due anelli di acciaio. Lì, ad altezza d’uomo, due giardinieri attaccano con del filo di ferro i mazzetti di mirto, mentre altri addetti tengono ferma la struttura. Non solo all’esterno, ma anche all’interno è tutto tappezzato con le foglie aromatiche che emanano un profumo caratteristico.

Intanto, le due corde vengono stese e ancorate ad altri anelli di acciaio e due giardinieri le rivestono, con un’operazione meticolosa, di mazzetti di alloro. Una volta che tutto è sistemato, con un furgone, la nassa viene portata sul Sagrato della Basilica Vaticana e issata per appenderla alle colonne di marmo, che rappresentano simbolicamente i due Apostoli Pietro e Paolo, fondamenta della Chiesa.

Il Servizio Giardini e Ambiente, per festeggiare e onorare San Pietro, si è occupato anche delle decorazioni floreali che vengono collocate davanti all’altare della Confessione nella basilica e alla statua del primo Papa.

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Apertura dell’account Instagram ufficiale del Governatorato

Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, di fronte alle mutate abitudini in materia di informazione degli ultimi anni, modernizza e digitalizza la sua comunicazione.

Rientra in questo ambito l’apertura di un account Instagram Governatorato_SCV.

L’account informerà principalmente sull’attività degli Organi di Governo, cioè del Presidente, del Segretario Generale e del Vice-Segretario Generale, e di ogni Direzione. Le informazioni principali verranno trasmesse mediante strumenti audiovisivi.

La creazione dell’account ha come obiettivo quello di raggiungere persone ed organismi che si informano prevalentemente attraverso le reti sociali e di rafforzare la comunicazione ad ampio spettro per far conoscere sempre più la realtà del Governatorato.  

La comunicazione sui media tradizionali e sulle attività di pubbliche relazioni (comunicati stampa, articoli e sito istituzionale www.vaticanstate.va) avrà come sempre un’importanza centrale: non sarà sostituita ma completata.

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Energia rinnovabile e salvaguardia dell'ecosistema

Nel Motu Proprio Fratello Sole si richiede l'installazione di un impianto agrivoltaico per fornire elettricità allo Stato della Città del Vaticano.

Papa Francesco ha affidato al Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e all'Arcivescovo Giordano Piccinotti, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, “l'incarico di realizzare un impianto agrivoltaico ubicato all'interno della zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, che assicuri, non soltanto l'alimentazione elettrica della stazione radio ivi esistente, ma anche il completo sostentamento energetico dello Stato della Città del Vaticano”. Così nella Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Fratello Sole del 21 giugno 2024.

Per raggiungere l'obiettivo, il Papa ha nominato il Cardinale e l'Arcivescovo Commissari Straordinari “con piena capacità di compiere i necessari atti di ordinaria e straordinaria amministrazione”. Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano è in prima linea con tutta la sua organizzazione e competenza tecnica per la realizzazione dell'impianto agrivoltaico.

Nel Motu Proprio, Papa Francesco fa riferimento all'Enciclica Laudato sì', nella quale egli chiedeva l’adozione di stili di vita sostenibili e la promozione della sobrietà nell’uso delle risorse e dell’energia, quale atto di amore verso il pianeta e i fratelli.
Nell'ottica di raggiungere l'obiettivo della “neutralità climatica”, come richiede il Papa nel Motu Proprio, occorre rivedere abitudini e comportamenti, ma anche adottare “un modello di sviluppo sostenibile che riduca le emissioni di gas serra in atmosfera”.

Uno degli strumenti che la tecnologia ha messo a disposizione è l'agrivoltaico.

Si tratta di un sistema per la generazione di energia rinnovabile che combina la coltivazione di terreni agricoli con la produzione di elettricità mediante l’utilizzo di pannelli solari.

Bisogna risalire agli anni Ottanta, quando partirono i primi esperimenti di quello che oggi è conosciuto come agrivoltaico. Il termine, contrazione di agricoltura e voltaico, è apparso per la prima volta nel 2011. L'idea era quella di offrire ai proprietari terrieri la possibilità di affittare le proprie aree e di installarvi pannelli fotovoltaici mantenendo l'attività agricola principale.

I primi benefici di questo sistema riguardano la conservazione della natura e la salvaguardia dell'ecosistema.

Infatti, i pannelli solari vengono posizionati su supporti elevati che permettono la coltivazione dei terreni sottostanti, offrendo un minimo ombreggiamento e garantendo le condizioni per la crescita delle piante. Al tempo stesso, offrono una protezione dagli eventi climatici estremi e contribuiscono a stabilizzare le condizioni ambientali. In questo modo, il terreno può essere utilizzato sia a fini agricoli e di allevamento, sia per la produzione energetica.

Inoltre, l'installazione di un impianto fotovoltaico produce energia verde a basse emissioni di carbonio, poiché non è necessaria la combustione per produrla. Va considerato anche che la durata di vita di un impianto solare è stimata in circa 25-30 anni e al termine, può essere completamente smantellato. D'altra parte, l'impatto sull'inquinamento è minimo, perché il silicio, il componente utilizzato nella tecnologia fotovoltaica, viene prodotto dalla sabbia, che è abbondante sul pianeta. Cosa fondamentale da non dimenticare è che la produzione di energia solare non ha alcun impatto sulle falde acquifere o sulle acque superficiali del terreno su cui è installato. Inoltre, è una tecnologia silenziosa, a differenza dell'energia eolica. Un elemento importante poi da sottolineare è che l'elettricità prodotta viene reimmessa nella rete elettrica.

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Inaugurata dopo i restauri la Biblioteca della Terza Loggia del Palazzo Apostolico

I lavori realizzati dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha benedetto e inaugurato, venerdì mattina, 14 giugno, la Biblioteca della Terza Loggia del Palazzo Apostolico dopo i lavori di ristrutturazione a cura delle Direzioni delle Infrastrutture e Servizi, delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici e in collaborazione con quella dei Musei e dei Beni Culturali del Governatorato.

Al momento del taglio del nastro, al Cardinale Parolin si è unito il Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano,

La Biblioteca è stata rinnovata grazie alla “Ernesto Bertarelli Foundation”.

Tra i presenti, gli Arcivescovi Edgar Peña Parra, Sostituto della Sezione per gli Affari Generali, Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, e Luciano Russo, Segretario per il Personale di Ruolo Diplomatico della Santa Sede, e Monsignor Roberto Campisi, Assessore della Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. 

In rappresentanza del Governatorato hanno partecipato Suor Raffaella Petrini, Segretario Generale, Giuseppe Puglisi-Alibrandi, Vice-Segretario Generale, l'ingegner Salvatore Farina, direttore della Direzione delle Infrastrutture e Servizi, l'ingegner Antonino Intersimone, direttore della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici, e la dottoressa Barbara Jatta, direttore della Direzione dei Musei e dei Beni Culturali.

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