Convenzione monetaria

CONVENZIONE MONETARIA tra l’Unione europea e lo Stato della Città del Vaticano

(2010/C 28/05)
L’UNIONE EUROPEA, rappresentata dalla Commissione europea e dalla Repubblica italiana, e LO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO, rappresentato dalla Santa Sede ai sensi dell’articolo 3 del trattato del Laterano, considerando quanto segue:
(1) Il 1 o gennaio 1999 l’euro ha sostituito la moneta di ciascuno Stato membro partecipante alla terza fase dell’Unione economica e monetaria, tra cui l’Italia, ai sensi al regolamento (CE) n. 974/98 del Consiglio, del 3 maggio 1998.
(2) Prima dell’introduzione dell’euro l’Italia e lo Stato della Città del Vaticano erano uniti da accordi bilaterali in materia monetaria, in particolare la convenzione monetaria tra la Repubblica italiana e lo Stato della Città del Vaticano, conclusa il 3 dicembre 1991.
(3) Nella dichiarazione n. 6 allegata all’atto finale del trattato sull’Unione europea si dichiara che la Comunità deve facilitare la rinegoziazione degli accordi vigenti con lo Stato della Città del Vaticano che risultasse necessaria a seguito dell’introduzione della moneta unica.
(4) Il 29 dicembre 2000 la Comunità europea rappresentata dalla Repubblica italiana in associazione con la Commissione e la BCE ha concluso una convenzione monetaria con lo Stato della Città del Vaticano.
(5) Conformemente alla presente convenzione monetaria, lo Stato della Città del Vaticano utilizza l’euro come sua moneta ufficiale e conferisce corso legale alle banconote e alle monete in euro. Esso assicura che le norme UE in materia di banconote e monete denominate in euro — comprese le norme in materia di protezione contro la falsificazione — siano applicabili nel suo territorio.
(6) La presente convenzione non impone alla BCE e alle banche centrali nazionali l’obbligo di includere gli strumenti finanziari dello Stato della Città del Vaticano negli elenchi dei valori mobiliari oggetto delle operazioni di politica monetaria del sistema europeo delle banche centrali.
(7) Viene istituito un comitato misto composto da rappresentanti dello Stato della Città del Vaticano, della Repubblica italiana, della Commissione e della BCE con il compito di esaminare l’applicazione della presente convenzione, decidere il massimale annuo per le emissioni di monete, esaminare l’adeguatezza della proporzione minima di monete da introdurre al valore facciale e valutare le misure adottate dallo Stato della Città del Vaticano per l’attuazione della normativa UE in materia.
(8) La Corte di giustizia dell’Unione europea è competente per la risoluzione delle controversie derivanti dall’applicazione della presente convenzione,

HANNO CONVENUTO QUANTO SEGUE:

Articolo 1

Lo Stato della Città del Vaticano ha il diritto di utilizzare l’euro come propria moneta ufficiale, in conformità al regolamento (CE) n. 1103/97 e al regolamento (CE) n. 974/98. Lo Stato della Città del Vaticano conferisce corso legale alle banconote e alle monete in euro. IT 4.2.2010 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 28/13

Articolo 2

Lo Stato della Città del Vaticano emette banconote, monete o sostituti monetari di qualsiasi tipo solo dopo aver concordato con l’Unione europea le condizioni di tali emissioni. A decorrere dal 1 o gennaio 2010 l’emissione delle monete in euro è soggetta alle condizioni previste negli articoli che seguono.

Articolo 3

1. Il massimale annuo (in termini di valore) per l’emissione delle monete in euro da parte dello Stato della Città del Vaticano è calcolato dal comitato misto istituito dalla presente convenzione, quale somma di:

una parte fissa, il cui importo iniziale per il 2010 è fissato a 2 300 000 EUR. Il comitato misto può rivedere annualmente la parte fissa per tener conto sia dell’inflazione — sulla base dell’inflazione IAPC in Italia nell’anno n-1 — sia di eventuali sviluppi significativi sul mercato delle monete da collezione in euro,
una parte variabile, corrispondente al numero medio pro capite di monete emesse della Repubblica italiana nell’anno n-1 moltiplicato per il numero di abitanti dello Stato della Città del Vaticano.


2. Lo Stato della Città del Vaticano può inoltre emettere una moneta commemorativa ovvero da collezione speciale in Sede Vacante. Qualora a seguito dell’emissione speciale l’emissione complessiva dovesse superare il massimale fissato al paragrafo 1, il valore dell’emissione speciale verrà conteggiato sulla parte rimanente del massimale dell’anno precedente ovvero a riduzione del massimale dell’anno successivo.

Articolo 4

1. Le monete in euro emesse dallo Stato della Città del Vaticano sono identiche alle monete in euro emesse dagli Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro, per quanto concerne il valore nominale, il corso legale, le caratteristiche tecniche, le caratteristiche artistiche della faccia comune e le caratteristiche artistiche comuni della faccia nazionale.
2. Lo Stato della Città del Vaticano notifica preventivamente la faccia nazionale delle sue monete in euro alla Commissione, che ne verifica la conformità alle norme UE.

Articolo 5

1. Le monete in euro emesse dallo Stato della Città del Vaticano sono coniate dall’Istituto poligrafico e zecca dello Stato della Repubblica italiana. 2. In deroga al paragrafo 1, lo Stato della Città del Vaticano può far coniare le sue monete da una zecca UE che conia monete in euro diversa da quella menzionata al paragrafo 1, previo accordo del comitato misto.

Articolo 6

1. Il volume delle monete in euro emesse dallo Stato della Città del Vaticano si aggiunge al volume di monete emesse dalla Repubblica italiana ai fini dell’approvazione da parte della Banca centrale europea del volume complessivo del conio effettuato dalla Repubblica italiana, ai sensi dell’articolo 128, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
2. Lo Stato della Città del Vaticano comunica ogni anno alla Repubblica italiana, entro e non oltre il 1 o settembre, il volume e il valore nominale delle monete in euro che prevede di emettere nel corso dell’anno successivo. Notifica inoltre alla Commissione le previste condizioni di emissione delle monete.
3. Lo Stato della Città del Vaticano comunica le informazioni di cui al paragrafo 2 per l’anno 2010 al momento della firma della presente convenzione. IT C 28/14 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 4.2.2010. Fatta salva l’emissione di monete da collezione, lo Stato della Città del Vaticano mette in circolazione al valore facciale almeno il 51 % delle monete in euro emesse ogni anno. Il comitato misto esamina ogni cinque anni l’adeguatezza della proporzione minima di monete da introdurre al valore facciale e può decidere di aumentarla.

Articolo 7

Lo Stato della Città del Vaticano può emettere monete da collezione in euro. Esse sono incluse nel massimale annuo di cui all’articolo 3. L’emissione delle monete da collezione in euro da parte dello Stato della Città del Vaticano è effettuata in linea con gli orientamenti UE per le monete da collezione in euro, che prevedono, in particolare, l’adozione di caratteristiche tecniche, caratteristiche artistiche e tagli che consentano di differenziare tali monete da quelle destinate alla circolazione. 2. Le monete da collezione emesse dallo Stato della Città del Vaticano non hanno corso legale nell’Unione europea.

Articolo 8

1. Lo Stato della Città del Vaticano si impegna ad adottare tutte le misure appropriate, mediante il recepimento diretto o azioni equivalenti, per attuare gli atti giuridici e le norme UE elencati nell’allegato alla presente convenzione, in materia di: a) banconote e monete in euro; b) prevenzione del riciclaggio di denaro, della frode e della falsificazione di mezzi di pagamento in contante e diversi dal contante, medaglie e gettoni e i requisiti in materia di comunicazione statistica. Se e quando un settore bancario verrà creato nello Stato della Città del Vaticano, l’elenco di atti giuridici e di norme di cui all’allegato verrà integrato per includervi la normativa UE in materia bancaria e finanziaria e gli atti giuridici e le norme della BCE, in particolare i requisiti in materia di comunicazione statistica.  Gli atti giuridici e le norme di cui al paragrafo 1 sono attuati dallo Stato della Città del Vaticano entro i termini specificati nell’allegato.
2. Ogni anno la Commissione modifica l’allegato per tener conto di nuovi pertinenti atti giuridici e norme dell’UE e delle modifiche introdotte negli atti vigenti. Il comitato misto fissa quindi termini appropriati e ragionevoli per l’attuazione da parte dello Stato della Città del Vaticano dei nuovi atti giuridici e delle norme aggiunti all’allegato. 4. L’allegato aggiornato viene pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.


Articolo 9

 Gli istituti finanziari aventi sede nello Stato della Città del Vaticano possono avere accesso ai sistemi di regolamento interbancario e ai sistemi di pagamento e di regolamento dell’area euro a condizioni adeguate fissate dalla Banca d’Italia, in accordo con la Banca centrale europea.

Articolo 10

1. La Corte di giustizia dell’Unione europea ha la competenza esclusiva per la risoluzione delle controversie tra le parti derivanti dall’applicazione della presente convenzione e che non possano essere risolte in seno al comitato misto.
2. L’Unione europea (agendo su raccomandazione della delegazione UE in seno al comitato misto) o lo Stato della Città del Vaticano possono rivolgersi alla Corte di giustizia se ritengono che l’altra parte non abbia rispettato un obbligo previsto dalla presente convenzione. La sentenza della Corte è obbligatoria per le parti, che devono, adottano le misure necessarie per conformarvisi entro il termine fissato dalla Corte nella sentenza stessa.
3. Se l’Unione europea o lo Stato della Città del Vaticano non adotta le misure necessarie per conformarsi alla sentenza nel termine prescritto, l’altra parte può porre fine immediatamente alla convenzione. IT 4.2.2010 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 28/15

Articolo 11

1. È istituito un comitato misto. Esso è composto da rappresentanti dello Stato della Città del Vaticano e dell’Unione europea. La delegazione dell’UE si compone di rappresentanti della Commissione e della Repubblica italiana, nonché di rappresentanti della Banca centrale europea. La delegazione dell’Unione europea adotta il suo regolamento interno per consenso.
2. Il comitato misto si riunisce almeno una volta all’anno. La presidenza viene esercitata alternativamente per un periodo di un anno da un rappresentante dell’Unione europea e da un rappresentante dello Stato della Città del Vaticano. Il comitato misto adotta le sue decisioni all’unanimità.
3. Il comitato misto procede a scambi di opinioni e di informazioni e adotta le decisioni di cui agli articoli 3, 6 e 8. Esso esamina le misure adottate dallo Stato della Città del Vaticano e cerca di risolvere eventuali controversie derivanti dall’applicazione del presente accordo.
4. L’Unione europea esercita per prima la presidenza del comitato misto con l’entrata in vigore del presente accordo, ai sensi dell’articolo 13. Articolo 12 Fatto salvo l’articolo 10, paragrafo 3, ogni parte può porre fine alla presente convenzione con un preavviso di un anno. Articolo 13 Il presente accordo entra in vigore il 1 o gennaio 2010. Articolo 14 La convenzione monetaria del 29 dicembre 2000 è abrogata a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente convenzione. I riferimenti alla convenzione del 29 dicembre 2000 si intendono fatti alla presente convenzione. Fatto a Bruxelles, il 17 dicembre 2009.

 Per l’Unione europea   Joaquín ALMUNIA Membro della Commissione europea

Per lo Stato della Città del Vaticano e per esso la Santa Sede Sua eccellenza l'Arcivescovo André DUPUY Nunzio Apostolico presso l’Unione europea

FAQ - CFN

Nella sezione FAQ sono presenti alcune   informazioni ed indicazioni sulle liste clienti, sugli ordini postali, sulle modalità di pagamento, sugli abbonamenti filatelici, ecc...

Intro alla filatelia

I francobolli sono emessi in serie, ovvero uno o più valori filatelici con la stessa tematica; la serie filatelica rappresenta il modo più semplice di collezionare i francobolli dello Stato.

I francobolli della Città del Vaticano sono in genere stampati in fogli da 10 o in mini fogli, contenenti un numero inferiore di 10 francobolli.

Una volta l’anno uno o più francobolli, vengono inseriti in un libretto filatelico.

Fogli, minifogli e libretti sono spesso anch’essi oggetto di collezione.

Una o più volte l’anno l’Ufficio, in accordo con altre amministrazioni postali, emette serie filateliche congiunte, ovvero delle serie recanti la medesima immagine sia per quanto riguarda l’emissione del Città del Vaticano sia per quanto riguarda l’emissione dello Stato partner.

Gli interi postali sono invece prodotti filatelici complementaricomposti da un supporto ed un’affrancatura:

- aerogramma: è un foglio opportunamente sagomato e piegato recante il francobollo già stampato sopra (esattamente come accade per le cartoline postali), ed è già pronto per essere spedito per “via aerea"
- cartoline: cartoline postali recanti il francobollo già stampato, con diversi valori
- busta filatelica: è una busta postale, recante un francobollo prestampato


Intro alla numismatica

Lo Stato della Città del Vaticano ha la possibilità di coniare un quantitativo di monete in euro, definito da accordi con l’Italia e la Comunità Europea. Le serie divisionali in euro recano dal un lato lo stemma del Santo Padre e dall’altro l’immagine comune a tutti i paesi dell’area euro. La serie divisionale si divide nella versione fior di conio e nella versione fondo specchio (quest’ultima nelle due tipologie con moneta in argento da 20 euro e con moneta in oro da 50 euro). Dal 2018 viene emessa una serie divisionale contenete gli 8 valori dell’euro con lato comune ed una moneta bimetallica da 5 euro. Ogni anno vengono coniate alcune monete definite commemorative: le bimetalliche da 2 euro (sia in versione fior di conio che in versione fondo specchio), il 5 e 10 euro in argento e 10, 20, 50, 100 e 200 euro in oro.

Come si diventa clienti FILATELICI E NUMISMATICI

Per iscriversi alla Filatelia e/o alla Numismatica, è necessario inviare una richiesta completa di nome, indirizzo, recapito telefonico ed eventuale indirizzo e-mail, evidenziando chiaramente la dicitura “NUOVO CLIENTE FILATELICO” o “NUOVO CLIENTE NUMISMATICO”:

- tramite posta: Ufficio Filatelico e Numismatico, Settore Assistenza Clienti, 00120 Città del Vaticano
- via email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- via FAX: al +39 0669881308

N.B.: Al momento, per la numismatica, le richieste verranno inserite in una lista d’attesa e solo quando possibile codificate.


Abbonamento Filatelico

Il cliente filatelico che vuole avere la sicurezza di ricevere tutte le emissioni dell’anno può sottoscrivere un abbonamento, compilando il modulo d’ordine di colore rosso che verrà inviato in caso di richiesta di abbonamento. L’Ufficio dà ai clienti la possibilità di personalizzare il proprio abbonamento scegliendo gli articoli, le quantità desiderate e l’annullamento con timbro postale o meno della serie (serie obliterata). Gli articoli in abbonamento sono:

- serie filateliche e foglietti
- minifogli
- interi postali
- libretto filatelico

N.B.: Le serie su busta (la serie apposta su una busta bianca e obliterata con il timbro del giorno di emissione) non possono essere ordinate in abbonamento, ma solo in occasione delle singole emissioni.

L’abbonamento da diritto a ricevere, di regola entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di emissione, tutte le serie filateliche indicate al momento della sottoscrizione, senza ulteriori spese di spedizione.

Successivamente a tale sottoscrizione, i clienti continueranno comunque a ricevere i bollettini informativi e i moduli per richieste supplementari, di colore nero, la cui compilazione sarà da intendersi come ulteriore richiesta di prodotti filatelici e necessiterà l’invio di denaro a copertura: dal momento che ogni cliente possiede una unica scheda contabile nella quale confluiscono tutte le somme versate, l’addebito di una somma ulteriore potrebbe impedire l’invio dell’abbonamento per mancanza di fondi.

Le spedizioni avvengono esclusivamente in port payé.

N.B. eventuali serie congiunte con altri Stati non sono comprese nell’abbonamento e dovranno essere ordinate separatamente.


Come ordinare il materiale

Una volta iscritti alle liste clienti dell’Ufficio e dopo aver ricevuto il proprio codice cliente ed il codice PIN (utilizzabili anche per l’accesso ai nostri servizi di risposta automatica), è possibile procedere con gli ordini.

Il modulo d’ordine va compilato attenendosi sempre alle indicazioni fornite sul fronte e sul retro, sia per quanto riguarda le eventuali preassegnazioni di materiale (per la numismatica), sia per il calcolo delle spese di spedizione (raccomandata, assicurata o corriere espresso), sia per la possibilità di ordinare serie obliterate o su busta.

Il cliente sprovvisto di moduli che volesse ordinare del materiale potrà, seguendo la logica dei nostri moduli d'ordine, utilizzare un idoneo supporto cartaceo riportando sempre il proprio codice cliente, e verificando le disponibilità degli articoli richiesti. Se non si è ancora clienti andrà seguita la procedura per l’inserimento come nuovo cliente.

Il pagamento andrà effettuato secondo le modalità indicate nella sezione costi e modalità di pagamento.

Prodotti complementari alla filatelia

Il volume filatelico: è la raccolta di tutte le emissioni filateliche dell'anno, già inserite in apposite "taschine" con illustrazioni grafiche e note descrittive e tecniche in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco).

Il volume non è compreso nell’abbonamento filatelico annuale e l’acquisto può essere effettuato tramite i moduli che i clienti ricevono prima dell’emissione in prossimità del mese di dicembre.

La busta filatelico-numismatica: è la combinazione ideale di due tipologie di collezioni, quella filatelica e quella numismatica. Un folder contenente una moneta commemorativa da € 2 dell’anno in corso e una serie di francobolli con l’annullo speciale, accomunati dalla medesima tematica.

Folder filatelici: sono folder tematici che raccolgono la produzione filatelica realizzata in una determinata emissione

CD musicale: è un compact disc musicale dedicato a una determinata emissione filatelica celebrativa, nella maggior parte dei casi, di uno o più compositori o grandi autori. Nel folder, oltre al disco sono raccolti anche i francobolli dedicati all’emissione.

Costi e metodi di pagamento

Gli unici metodi di pagamento accettati sono:

- E-PAY

- bonifico bancario*

- assegno circolare e bancario (da intestare a Governatorato S.C.V.)

In nessun caso è ammesso il pagamento in contanti.

*I dettagli di pagamento saranno differenti a seconda che il bonifico sia fatto da un paese dell’area SEPA o area Extra- SEPA.

Di seguito l’elenco completo dei paesi dell’Area Sepa: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria, Andorra.

Bonifico bancario internazionale Paesi area SEPA

Beneficiario: Governatorato S.C.V.

IBAN: VA81001000000021357009

IMPORTANTE: INDICARE SEMPRE NELLA CAUSALE NOME, COGNOME E CODICE CLIENTE 

 

Bonifico Bancario internazionale Paesi area Extra Sepa

Beneficiario: Governatorato S.C.V.

Iban: IT84X0200805008000103184313

Codice Swift: UNCRITM1B88

Il bonifico deve essere effettuato con opzione OUR (spese a carico dell’ordinante)

IMPORTANTE: INDICARE SEMPRE NELLA CAUSALE NOME COGNOME E CODICE CLIENTE

 

Costi e modalità di spedizione
Ordini di materiale filatelico:

- spedizione raccomandata (€ 2,60)
- spedizione assicurata (€ 6,00).

Ordini di materiale numismatico:

- spedizione raccomandata (€ 6)
- spedizione assicurata (€ 8).

Prodotti disponibili

DISPONIBILITA’ MATERIALE NUMISMATICO

N.B. ATTENZIONE! LE SERIE NUMISMATICHE SONO DISPONIBILI IN LINEA DI PRINCIPIO E SALVO DISPONIBILITA', SOLO PER GLI AVENTI DIRITTO, OVVERO COLORO CHE RICEVONO L'INVITO ALL'ACQUISTO DA PARTE DELL'UFFICIO.

1 MARZO 2024

VENDITA DIRETTA - PUNTO VENDITA DI PIAZZA SANTA MARTA (SCV) E VENDITA TRAMITE PRENOTAZIONE POSTALE

NUMISMATICA:

SERIE ACQUISTABILI CON ASSEGNAZIONE O RICHIEDIBILI

Moneta in argento con rilievi in oro da 5 euro 2023 - I dodici Apostoli:  S. GIOVANNI (€ 75)

Moneta in argento con rilievi in oro da 10 euro 2023 - I dodici Apostoli: S. GIACOMO MAGGIORE (€ 89)

Moneta in argento con rilievi in oro straordinaria da 10 euro 2023 - BENEDETTO XVI (€ 89)

20 euro rame 2023 FS (€ 46)

20 euro rame straordinaria 2023 FS “250° Ann. Fond. Pontificia Unive5rsità Lateranense” (€ 46)

2 euro anno 2023  150° MORTE ALESSANDRO MANZONI FDC (€ 18)

2 euro anno 2023  150° MORTE ALESSANDRO MANZONI FS (€ 37)

Moneta in argento da 5 euro 2023 - I dodici Apostoli:  S. GIOVANNI (€ 58)

Moneta in argento da 10 euro 2023 - I dodici Apostoli: S. GIACOMO MAGGIORE (€ 69)

Moneta in argento straordinaria da 10 euro 2023 - BENEDETTO XVI (€ 69)

Moneta in oro da 20 euro PAPA PIO VII (€ 399)

Moneta in oro da 50 euro PAPA GREGORIO XV (€ 997)

2 euro anno 2023  “V Centenario della morte di Pietro Perugino” FDC (€ 18)

100 euro oro 2023 (€ 2050)

10 euro oro 2023 (€ 230)

5 euro bimetallica Proof 2023 (€ 49)

Coincard da 1 euro 2023 (€ 6)

Serie divisionale con 5 euro bimetallico 2023 (€ 59)

Moneta in rame da 20 euro 2023 FDC (€ 20)

Astuccio moneta in rame da 20 euro 2023 (€ 4.50)

Serie divisionale Proof oro 2023 (€1250)

20 euro rame 2022 FS (€ 46)

Moneta straordinaria in argento da 5 euro 2022 - “Laudato Si” Settennato Anima Mundi (€ 58)

Moneta in argento da 5 euro 2022 - I dodici Apostoli: S. Pietro (€ 58)

Moneta in argento da 10 euro 2022 - I dodici Apostoli: S. Andrea (€ 69)

Moneta in oro da 50 euro 2022 - - 200° anniversario della morte di Antonio Canova (€ 997)

Coincard da 1 euro 2022 (€ 6)

Medaglia in argento “ PACE IN UCRAINA” (€ 50,00)

Serie divisionale anno 2022 (€ 39,00)

Serie divisionale con 5 euro bimetallico 2022 (€ 59)

Moneta in rame da 20 euro 2022 FDC (€ 20)

Astuccio moneta in rame da 20 euro 2022 (€ 4.50)

Serie divisionale anno 2021 (€ 39,00)

Coincard 2021 (€ 4)

Moneta in rame da 20 euro 2021 (€ 20)

Astuccio moneta in rame da 20 euro 2021 (€ 4.50)

5 euro bimetallica Proof 2021 (€ 49)

2 euro anno 2021 "VII cent. Della morte di Dante Alighieri" FDC (€ 18)

Moneta in argento da 10 euro 2021 (€ 69)

20 euro oro anno 2021 (€ 399)

20 euro rame 2021 FS (€ 46)

10 euro rame FS 2020 (€ 42)

Coincard 2020 (€ 4)

Moneta in rame da 10 euro 2020 (€ 10)

Astuccio moneta in rame da 10 euro 2020 (€ 4.50)

Serie divisionale Proof argento 2020 (€ 160)

Serie divisionale anno 2019 (€ 37,00)

Coincard 2019 (€ 4)

Serie divisionale Proof argento 2019 (€ 160)

Serie divisionale con 5 euro bimetallico 2019 (€ 57)

5 euro bimetallico Proof 2019 (€ 49)

5 euro argento 2019 (€ 58,00)

10 euro argento 2019 (€ 69,00)

Serie divisionale anno 2018 (€ 37,00)

Serie divisionale con 5 euro bimetallico 2018 (€ 57)

Serie divisionale proof argento anno 2018 (€ 160,00)

Coincard 2018 (€ 4,00)

5 euro argento 2017 (€ 58,00)

10 euro argento 2017 (€ 69,00)

5 euro argento 2016 (€ 58,00)

10 euro argento 2016 (€ 69,00)

5 euro argento 2015 (€ 58,00)

10 euro argento 2015 (€ 69,00)

5 euro argento "straordinario" anno 2015 (€ 58,00)

ALTRO:

Buste filatelico-numismatiche: 2015, 2016 "Corpo della Gendarmeria" (€ 46,00) e "Anno Santo"(€ 46,00); 2018 "Patrimonio culturale" (€ 46,00) e “Padre Pio (€ 46,00), 2019 "25° Ann. Fine dei Lavori di Restauro della Cappella Sisitina" (€ 46), 2020 “Centenario Nascita Giovanni Paolo II” (€ 46), 2020 "V Centenario Morte Raffaello Sanzio " (€ 46), 2023 “V CENTENARIO DELLA MORTE PERUGINO” (€ 46), 150° Anniversario della morte di Alessandro Manzoni (€ 46)

Volume Numismatico Commemorativo I – 2016 (€ 75,00)

Volume Numismatico Commemorativo III – 2018 (€ 75,00)

Volume Numismatico V – 2019 (€ 90,00)

Volume Numismatico IX – 2023 (€ 90,00)

Volume Numismatico Commemorativo VII – 2022 (€ 75,00)

Volume Numismatico Commemorativo VII – 2022 (€ 75,00)

Stamp & Coin card 2023, 2020, 2019 e 2018 (5,00 euro l’una), 2014 (€ 4,50), 2012 (€ 3,90)

Medaglie in bronzo ed argento Anno Santo della Misericordia (€ 15,00 ed € 50,00)

Medaglie in argento Santa Teresa di Calcutta (€ 50,00)

Dittico medaglie in bronzo Anno Santo ed argento Santa Teresa di Calcutta (€ 65,00)

N.B.

Per effettuare un ordine di serie numismatiche ancora disponibili, il collezionista può inviare una richiesta specifica (indicando le serie e quantità) al Servizio di Customer Care dell’Ufficio (i contatti sono disponibili sul sito www.cfn.va). La richiesta verrà valutata dall’Ufficio che provvederà nel caso di disponibilità a ricontattare il cliente per formalizzare la vendita.

Storia della Numismatica

La numismatica (dal greco nòmisma) è la scienza relativa allo studio e alla descrizione delle monete sotto l’aspetto storico, artistico ed economico. La numismatica, pertanto, è con le sue monete un libro aperto sulla storia del mondo e dell’umanità. Questi piccoli dischi metallici rappresentano ed hanno rappresentato non soltanto un mezzo di scambio ma sono espressione dell’arte, della civiltà e del progresso dei popoli

I primordi della monetazione nel mondo antico si fanno risalire al VII sec. a. C., ma l’invenzione di questo mezzo di scambio non è stata in alcun paese l’opera di un giorno né la concezione di un uomo di genio; nella sua funzione sociale la moneta si è sviluppata e perfezionata di generazione in generazione come la navigazione e la scrittura.

Prima della sua invenzione altri modi di scambio erano stati escogitati per servire al commercio, che rappresenta un costume vecchio quanto l’umanità, e di cui la moneta è diventata col tempo, lo strumento essenziale. Questi metodi vennero ovunque adottati secondo la seguente successione:

lo scambio puro e semplice delle mercanzie, cioè lo scambio in natura (baratto);
la scelta di un prodotto, il più ricercato ed il più abbondante sul mercato;
in uno stadio ulteriore, la preferenza per quella materia che presentava i maggiori vantaggi per il suo valore intrinseco, per la sua composizione omogenea, per la sua conservazione e durata, per gli usi cui poteva servire, per la sua più generale utilità, cioè il "metallo".
Monumenti figurati e fonti letterarie provano che nessun popolo dell’antichità, nella sua primitiva fase di esistenza, ha potuto sottrarsi a questa legge naturale, non l’Egitto e non l’Assiria, non la Caldea, né i paesi del Tigri e dell’Eufrate.

I metalli più usati erano all’inizio soprattutto l’oro, l’elettro e l’argento. Furono i Sumeri, antico popolo della Mesopotamia, nel 4.000 a C. circa, sviluppando per primi la serie infinita dei numeri, a definire la relazione di valore tra i metalli prima di stabilire i loro rapporti con i beni. Poiché i Sumeri credevano che l’oro fosse sacro alla divinità del sole e l’argento alla luna, dal confronto dei moti rivoluzionari del sole e della luna, definirono il rapporto da 1 a 13 corrispondente alla proporzione fra l’anno solare e i mesi lunari e adottarono questo rapporto come base delle loro valutazioni. Questo rapporto di 1 a 13 elaborato esclusivamente in base a credenze astologiche-mitologiche, rimase inalterato, trovando una valida applicazione presso i Greci, i Romani, nel Medio Evo, nel Rinascimento, fino ai nostri giorni, più precisamente fino al 1971, quando con l’abrogazione degli accordi di Bretton Woods si determinò l’inconvertibilità del dollaro e l’abolizione della parità aurea.

All’inizio questi metalli si scambiavano a peso, con la bilancia alla mano, spezzandoli in frammenti o tagliandoli in pezzi secondo una scala di pesi, secondo cioè, il sistema ponderale locale. Tale pratica rivela già chiaramente il concetto di responsabilità e di concorrenza, con cui si entra nell’ultima fase preannunziante la moneta vera e propria, la moneta di Stato, che rappresenta un monopolio statale rimasto intatto fino ai nostri giorni.

I metalli preziosi vennero amministrati dai Sacerdoti, che si assunsero il ruolo di amministratori dell’economia e delle transazioni che si svolgevano davanti ai templi. Nelle dispute che inevitabilmente sorgevano, i sacerdoti fungevano anche da arbitri, guadagnandosi così la fiducia del popolo e del Sovrano. L’alleanza tra potere temporale e potere sacerdotale trovò quindi il suggello nella gestione del denaro così anche il denaro venne depositato nel tempio. La moneta conserva dunque il suo carattere sacro, essa, anche se espressione della sovranità temporale, proveniva dal tesoro del tempio e agli Dei tornava per essere convertita.

Quando parliamo di invenzione della moneta, ci limitiamo, per così dire, a quella innovazione, per cui lo Stato, in un certo momento, ne ha monopolizzato l’emissione. Tutto induce a credere che nel bacino del Mediterraneo tale innovazione si sia compiuta tra il VII e il VI sec. a.C. presso i re della Lidia, sotto il regno di Creso, dove appaiono i primi dischi metallici, di varia grandezza, su cui il Re aveva fatto apporre il proprio sigillo. Quasi subito, seppure non simultaneamente, la moneta venne usata nelle principali città greche bagnate dal mare Egeo, propagandosi quindi, a tutti i più importanti centri, con fortuna, che si può paragonare soltanto a quelle delle maggiori invenzioni umane. Parallelamente all’avvento della moneta, si ebbe anche un profondo cambiamento della vita sociale dei popoli. Ad una prima fase basata sull’agricoltura e la pastorizia, succede una vita commerciale sempre più intensa per cui le popolazioni si trasferiscono verso quegli agglomerati che daranno poi vita alle nuove città. La moneta quindi perdette il suo carattere sacro e, dopo circa mezzo secolo dalla sua invenzione, si effettuò la circolazione monetaria fra il popolo e si diffuse in tutte le grandi civiltà che si alternarono nel corso dei secoli.

Lo studio della numismatica ci permette, pertanto, di documentare, capire, conoscere la storia dell’uomo senza avvalerci di scritti ma soltanto attraverso effigi, figurazioni, brevi grafie e simboli che hanno comunque caratterizzato e determinato l’evoluzione dell’umanità e sono alla base della nostra moderna civiltà.

Oggi con pressoché completa decimalizzazione e razionalizzazione dei sistemi monetari dei singoli Paesi, la globalizzazione di alcuni grossi mercati mondiali (ad esempio l’Europa occidentale) e l'avvento dell’EURO si assiste ad una ulteriore espansione delle economie legate non più ai singoli Stati ma ad un multisistema economico-finanziario in cui l’epicentro non è più di natura prettamente statuale o giuridico-politica ma, viceversa, economico-finanziaria.

In fondo, nulla di nuovo sotto il sole!, dalle alleanze (anche monetarie) di migliaia di anni fa fino alle recenti esperienze dell’Unione Monetaria Latina (seconda metà dell’800) naufragata poi nei conflitti bellici che contraddistinsero quel particolare periodo storico.

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