Visita del Capitolo del Northwest dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums

Arte, bellezza, storia e fede sostengono la speranza
“Su questa collina vaticana ricordiamo quei grandi uomini, donne e bambini che hanno dato la loro vita nella fede in Gesù, il Figlio di Dio”. Così, Monsignor Terence Hogan, Coordinatore dell'Ufficio Rapporti con i Patrons of the Arts in the Vatican Museums, nell’omelia durante la celebrazione eucaristica, mercoledì pomeriggio, 29 gennaio, nella chiesa di Maria, Madre della Famiglia in Vaticano. Vi hanno partecipato Lisa e Rick Altig con il figlio Andy e un gruppo del Capitolo del Northwest dei Patrons.
Monsignor Hogan ha sottolineato che quei testimoni di Cristo “Hanno vissuto per fede e hanno vissuto per speranza, perché sapevano, come sappiamo oggi, che la speranza ci sostiene, ci dà una ragione di esistere e inoltre è Dio che ci ha creato, ognuno di noi, e Dio ci ama non importa chi siamo”. Dio, ha aggiunto, “ha in noi la speranza che ci amiamo gli uni gli altri, come egli ci ha amati!”. In questo senso, “L'arte, la bellezza, la storia e la fede continuano ad aiutarci a sostenere questa speranza”.
Successivamente, il gruppo ha visitato la colossale statua bronzea dell’Ercole Mastai, conservata nella Sala Rotonda del Museo Pio Clementino ai Musei Vaticani. L’opera è stata sottoposta a un complesso intervento conservativo. Il progetto di studio e restauro è stato reso possibile proprio grazie al generoso contributo di Rick and Lisa Altig, del Capitolo Northwest dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums.
L’imponente statua bronzea (390-370 a.C.), alta quasi quattro metri, la più grande conosciuta, con la sua pregevole doratura, si presenta ancora in un eccezionale stato conservativo. Il complesso progetto di studio e restauro è stato coordinato dal Reparto Antichità Greche e Romane ed eseguito dal Laboratorio di Restauro Metalli e Ceramiche in collaborazione con il Gabinetto di Ricerche Scientifiche dei Musei Vaticani.
Durante la visita alla statua dell’Ercole Mastai, alla presenza della dottoressa Barbara Jatta, Direttore dei Musei e dei Beni Culturali, Sr. Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato, ha salutato i membri del Capitolo e, in particolare, i coniugi Altig e il loro figlio Andy, che sta portando avanti un’iniziativa importante: creare un gruppo di giovani, appassionati di arte e di fede, che desiderino entrare nei Patrons per continuare la missione dei loro padri.
Un’altra opera restaurata grazie al generoso contributo del Capitolo del Northwest è la testa colossale di Plotina. Nel volto, infatti, si riconoscono le fattezze di Pompeia Plotina, amata sposa dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.).
Faceva parte della collezione Mattei ed era collocata nella Villa Celimontana montata su un altro busto. Le fonti letterarie contemporanee la descrivono come una donna colta e intelligente, caratterizzata da grande modestia e devozione nei confronti del marito. Nel 105 ricevette dal Senato il titolo di Augusta e nel 129 d.C., qualche anno dopo la sua morte (121-122 d.C.), fu dichiarata Diva dall’imperatore Adriano, suo figlio adottivo.
Un altro importante restauro finanziato dal Capitolo del Northwest è la statua in marmo di Hermes, risalente al periodo di Adriano (I-II secolo), esposta nel Cortile Ottagono del Belvedere. Così come, notevole è stato il contributo per il restauro della statua in marmo del Perseo, opera di Antonio Canova, risalente al 1800-1801.