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28 ottobre: Santi Simone e Giuda (Taddeo) Apostoli

Scuola dell'Alto Reno (cerchia di Stephan Lochner), Martirio dei Santi Simone e Giuda, secolo XV, Musei Vaticani
Insieme ad annunciare il Vangelo

I due Apostoli Simone e Giuda Taddeo vengono ricordati in un’unica festa nello stesso giorno. È possibile che il motivo sia dovuto al loro comune apostolato in Mesopotamia e in Persia, dove si diressero per annunciare il Vangelo. Non abbiamo molte notizie certe su di loro, quello che sappiamo è ciò che si trova nel Nuovo Testamento.

Simone è soprannominato “cananeo” e “zelota” (Mt 10,4; Atti 1,13), forse perché era molto legato all’idea teocratica e messianica degli Ebrei e da una decisa opposizione ai Romani. Secondo la tradizione del II secolo, riportata da Egisippo, sarebbe stato il successore di San Giacomo il minore a guidare la comunità di Gerusalemme dal 62 al 107, quando venne martirizzato sotto Traiano.

Giuda è l’apostolo che ha il soprannome di Taddeo (Magnanimo), per distinguerlo dall’altro Giuda, il traditore. Taddeo fu colui che nell’ultima Cena chiese a Gesù perché si era manifestato solo ai discepoli e non al mondo (cf Gv 14,22). I due Apostoli vengono nominati tra i “fratelli del Signore” (Mt 13,55), ma non vi sono certezze che siano proprio i due Simone e Giuda.

Secondo una tradizione, Giuda evangelizzò la Palestina, la Siria e la Mesopotamia e morì martire a Edessa.

Le reliquie di Simone e Giuda Taddeo sono venerate dal 27 ottobre 1605, nella Basilica di San Pietro, all’altare centrale del transetto sinistro o tribuna dei Santi Apostoli Simone e Giuda, che dal 1963 è stato dedicato a San Giuseppe Patrono della Chiesa Universale.

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