28 maggio: Sant’Emilio, martire

Lapidato come Santo Stefano
Sulla vita di Emilio non ci sono notizie certe. La tradizione lo colloca come vissuto intorno al I secolo e sia stato Vescovo di Cagliari.
Sant’Emilio, che viene festeggiato oggi, potrebbe essere uno dei quattro martiri sardi che, insieme con Felice, Priamo e Feliciano, sono commemorati nel Martirologio Geronimiano. In Sardegna è venerato in diverse località, ma soprattutto a Sestu.
Si narra che subì il martirio durante la persecuzione di Nerone. Dovrebbe essere morto a Cagliari presso porta Cabagna. Sul luogo del martirio, avvenuto per lapidazione, oggi, sorge una chiesa romanica.
Tuttavia, sono molti i Santi che hanno il nome di Emilio, considerando anche gli Emiliano e i Gemiliano, variazioni dello stesso nome.
La tradizione riporta anche un altro Emilio, Vescovo di Benevento che, seppur presente nelle prime liste vescovili, non viene considerato Santo, in quanto della sua presunta santità non esiste traccia nelle fonti liturgiche beneventane.