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Santo del Giorno

Santo del giorno

17 novembre: Sant’Elisabetta d’Ungheria, terziaria francescana

Alla sequela di San Francesco d’Assisi

Elisabetta, nata nel 1207 in Ungheria da famiglia reale e destinata al matrimonio con il sovrano di Turingia, visse negli stessi anni di Francesco d’Assisi. Fin da giovane mostrò una naturale inclinazione verso chi soffriva e versava nel bisogno, inclinazione che venne ulteriormente consolidata dal rapporto con i Frati Minori – in particolare con frate Rüdiger, suo primo consigliere spirituale, e poi con frate Conrad – i quali non fecero che orientare in senso evangelico un cuore già proteso verso i più fragili.

16 novembre: Sant’Agnese di Assisi, sorella di Santa Chiara

Punto di riferimento per la vocazione religiosa

Caterina di Favarone, appartenente alla famiglia Offreduccio e sorella minore di Chiara d’Assisi, nacque nella città umbra nel 1197. Quando non aveva ancora compiuto sedici anni maturò il desiderio di seguire l’esempio della sorella maggiore, scegliendo una vita improntata alla povertà evangelica e allo stile francescano.

15 Novembre: Sant’Alberto Magno, Vescovo e Dottore della Chiesa

Il maestro di Tommaso D’Aquino

Religioso, Vescovo, filosofo, teologo, naturalista, chimico, maestro di San Tommaso d’Aquino. È Albrecht von Bollstädt, meglio conosciuto come Alberto Magno, uomo di grande cultura, soprattutto nelle scienze naturali, che ha lasciato una somma teologica, divenuta modello della celebre Somma teologica dell’Aquinate.

Alberto era di origini germaniche, essendo nato a Lauingen sul Danubio (Baviera), ai primi del XIII secolo, da una famiglia della piccola nobiltà locale. A 16 anni, lo troviamo a Bologna per gli studi. Continuò a perfezionarsi a Venezia e a Padova, dove frequentò i corsi in lettere e in medicina e, nel 1223, entrò nell’Ordine dei Domenicani, nella città patavina. Studiò anche teologia a Parigi e a Colonia, dove lo troviamo come insegnante. I suoi primi lavori furono dei commenti agli scritti dello Pseudo-Dionigi l’Areopagita. Era dotato di un’intelligenza eccezionale, fu maestro non solo nelle discipline teologiche e filosofiche, ma anche nell’osservazione dei fenomeni naturali. Durante il suo soggiorno a Parigi, approfondì lo studio degli scritti del filosofo Aristotele che influenzeranno tutta la sua opera. Voleva rendere disponibile, alla cultura latina e armonizzare con la tradizione cattolica, il pensiero del filosofo greco. Già in vita veniva chiamato “Magno”.

14 novembre: San Lorenzo O’Toole, Vescovo

Promotore dell’unità e della fedeltà al Papa

Un modello di coraggio, santità e impegno verso la giustizia e l’unità. È quello offerto da Lorenzo O’Toole (Lorcan Ua Tuathail), nato a Castledermot, nella contea di Kildare, nel 1128 in una famiglia nobile irlandese.

13 novembre: Artemide Zatti, fratello laico salesiano

L’infermiere Santo

Artemide Zatti nacque a Boretto, nella provincia di Reggio Emilia, il 12 ottobre 1880. Fin da piccolo dovette confrontarsi con le difficoltà della vita, al punto che a soli nove anni lavorava come bracciante per guadagnarsi da vivere. A causa della povertà, la sua famiglia emigrò nel 1897 in Argentina, stabilendosi a Bahía Blanca. Qui Artemide iniziò a frequentare la parrocchia guidata dai Salesiani, dove trovò in don Carlo Cavalli, un sacerdote di grande fede e bontà, il suo punto di riferimento spirituale. Fu proprio lui a indirizzarlo verso la vocazione salesiana, che Artemide abbracciò a 20 anni entrando nell’aspirantato di Bernal.

12 novembre: San Diego d’Alcalá, laico francescano

Un semplice frate taumaturgo

È conosciuto soprattutto per la sua umiltà, la carità verso i poveri e la sua dedizione agli ammalati e agli emarginati. Fin da vivo era considerato Santo per i numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione. Si tratta di San Diego d’Alcalá, nato intorno al 1400 a San Nicolás del Puerto, nella regione di Siviglia, in Andalusia (Spagna). Fin da giovane sentì una forte chiamata a una vita solitaria, dedicata alla preghiera e al lavoro umile. Entrato nell’Ordine dei Frati Minori (Francescani), si dedicò con umiltà ai più modesti servizi all’interno della comunità religiosa.

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