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Santo del Giorno

Santo del giorno

15 ottobre: Santa Teresa di Gesù, Dottore della Chiesa

Una donna riformatrice di uomini

“Era una femmina inquieta e vagante... insegnava da maestra contro ciò che insegnava San Paolo, comandando che le donne non insegnassero”. È il giudizio del Nunzio Apostolico in Spagna, l’Arcivescovo Filippo Sega, su Teresa di Gesù, al secolo Teresa de Ahumada. Nel definirla una girovaga aveva ragione, perché nel 1577 aveva già fondato 12 monasteri per tutta la Spagna e aveva percorso più di cinquemila chilometri. Tutto ciò con i mezzi dell’epoca, su strade che non si potevano definire tali, con tutti i disagi che comportava trasferirsi da una parte all’altra del regno, specialmente per una donna e ancor di più per una monaca. E pensare che nella sua esistenza arrivò a fondare ben 17 monasteri con pochissimi mezzi economici, problemi di salute, e innumerevoli difficoltà nel trovare case disponibili da adattare a conventi religiosi. La sua colpa originale, per l’epoca, fu di essere donna e, oltretutto, riformatrice della vita consacrata anche maschile.

14 ottobre: San Callisto I, Papa e martire

Un Pastore misericordioso

 Callisto, figura complessa e discussa della Chiesa dei primi secoli, nacque a Roma nella seconda metà del II secolo, da una famiglia cristiana, in stato servile. Ancora giovane, fu schiavo al servizio di un ricco cristiano di nome Carpoforo, legato alla corte imperiale. Grazie al suo spirito intraprendente e a una certa abilità negli affari, Callisto fu incaricato di gestire un’attività finanziaria che operava come deposito e cambio, frequentata per lo più da correligionari. Tuttavia, la sua carriera si incrinò a causa di operazioni speculative sbagliate che lo condussero al dissesto economico.

13 ottobre: Sant’Edoardo, re

Il Patrono della monarchia inglese

Sant’Edoardo il Confessore, venerato patrono della monarchia inglese, nacque intorno all’anno 1002 a Islip, nei pressi di Oxford. Figlio del re anglosassone Etelredo II e della normanna Emma, sorella del duca Riccardo II di Normandia, trascorse gran parte della sua giovinezza in esilio alla corte normanna, dove trovò rifugio a seguito dell’invasione danese del 1013. Rimase in Normandia per circa 25 anni, sviluppando una profonda spiritualità e un forte attaccamento alla fede cristiana.

12 ottobre: San Carlo Acutis

Un modello per i giovani

Con la sua vita ha mostrato che la santità non è riservata solo a sacerdoti o religiosi, ma può essere vissuta da chiunque, anche tra i banchi di scuola, in famiglia o davanti a uno schermo. È stato capace di parlare di Dio ai suoi coetanei con il linguaggio della tecnologia, della passione e dell’amicizia. La sua coerenza tra fede e vita quotidiana, la sua disponibilità a fare del bene, la sua fede radicata nell’Eucaristia e nella Vergine Maria lo rendono un modello per i giovani del nostro tempo.

11 Ottobre: San Giovanni XXIII

Il Papa della pace e del dialogo con tutti

“Con la mano sulla coscienza, che ascoltino il grido angoscioso che, da tutti i punti della Terra, dai bambini innocenti agli anziani, dalle persone alle comunità, sale verso il cielo: pace! Pace! Noi rinnoviamo oggi questa solenne implorazione”. Così San Giovanni XXIII, in un messaggio alla Radio Vaticana, lanciava un appello alla pace ai governanti del mondo, in particolare a quelli di Stati Uniti d’America e Unione Sovietica. Era il 25 ottobre 1962, nel pieno della crisi dei missili a Cuba. Mai dalla conclusione della seconda guerra mondiale si era vicini a un terzo conflitto. Infatti, dal 14 al 29 ottobre, il mondo fu su un baratro nucleare. L’intervento del Papa che, l’11 ottobre aveva aperto il Concilio Vaticano II, ebbe l’effetto di suscitare una forte persuasione sulle coscienze, soprattutto su quelle di John Fitzgerald Kennedy e di Nikita Krusciov (Sergeevič Chruščëv).

10 ottobre: San Daniele Comboni

Salvare l’Africa con l’Africa

Daniele Comboni, divenuto il primo Vescovo dell’Africa Centrale e fondatore di due istituti missionari, nacque in circostanze umili. Venne alla luce il 15 marzo 1831 a Limone sul Garda, in una famiglia povera di contadini al servizio di un proprietario terriero. I suoi genitori, Luigi e Domenica, erano profondamente religiosi, ma segnarono la loro vita con il dolore: Daniele fu l’unico dei loro otto figli a sopravvivere oltre l’infanzia.

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